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Marta, suo fratello e il mio mastino cap. 3


di Clelia_Rocco_coppia
10.08.2024    |    4.411    |    6 9.2
"Lena si accarezza la fica, iniziando un lussurioso ditalino, mi osserva e non riesca a trattenere il desiderio..."
NOTA DEGLI AUTORI. Questo racconto tratta temi forti che potrebbero urtare la sensibilità di chi legge.


Invito i ragazzi a darsi una rinfrescata e ad usare doccia e teli per asciugarsi, poi ordino loro di non vestirsi e appena pronti di raggiungerci in camera da letto.
Con Lena facciamo la stessa cosa e dopo circa 20 minuti siamo di nuovo tutti riuniti in camera da letto.
Non percepisco imbarazzo sui visi dei due giovani, segno che, in realtà, sono a loro agio nudi e di fronte a noi altrettanto privi di indumenti. La prima a parlare è Lena che chiede loro se sono pentiti di quello a cui si sono lasciati andare. Risponde Marco, prontamente:
-“No zia. Anzi, ti sono grato perché se c’era una donna con cui volevo perdere le mie due verginità, quella donna eri tu.”
La mia donna amabilmente e intenerita da quell’appellativo, “zia” che le ha rivolto,lo fissa negli occhi, provocatoria prende il suo cazzo in mano e iniziando una sega lenta e lasciva, lo apostrofa:
-“Devo presumere allora che sono stata anche compagna di giochi erotici nella tua fantasia già dalla tua prima adolescenza, piccolo porco.”
Marco sorride e diventa rosso in viso, confermando quanto supposto da Lena; nel frattempo il suo cazzo diventa di nuovo duro e in gran tiro.
Guardo Marta e le chiedo:
-“E tu, Marta, che ci dici”?
-“Grazie a voi due ho scoperto la mia vera natura; ma non da adesso; infatti, oggi, semmai, ho avuto solo la conferma di ciò che voglio continuare ad essere”.
Risponde Marta, con molta convinzione.
Lena è incuriosita dalle parole di Marta e le chiede cosa intende per “grazie a voi due e non da adesso”.
La giovane risponde che già in altre circostanze aveva spiato me e Piero, mentre facevamo sesso sfrenato; da quelle volte aveva capito che quello era il sesso che la attraeva: donarsi e, come Lena, farlo senza limiti e senza pudore, con piacere e dolore contemporaneamente. da lì in poi aveva iniziato a penetrarsi fica e culo con gli oggetti dalle forme e dai materiali più svariati e a punirsi, in vari modi, applicando mollette tradizionali ai capezzoli e alle grandi labbra e raggiungendo orgasmi sempre più intensi e appaganti. Adesso, continua Marta, finalmente è riuscita a realizzare il suo sogno: essere una sottomessa alla padrona a cui ha sempre desiderato appartenere
Interviene ancora Lena che dopo aver confermato di sentirsi molto lusingata, volutamente, abbandona quei discorsi smielati e prontamente comunica che da questo momento il sesso per loro due sarà scandito dai desideri suoi e del suo maschio e padrone. Pertanto, potranno godere solo per nostra espressa volontà. Il cazzo di Marco, nel frattempo, è diventato un piccolo scettro di marmo. Lena si abbassa, lo annusa a lungo e lo prende in bocca, gustando odore e sapore. Lo spompina un po’ e leggo nei suoi gesti il desiderio di sentire in bocca la sborra calda del suo stallone personale; poi si blocca e ordina a Marta di prendere il suo posto. A Marco comanda di tenere una gamba appoggiata sul letto e di piegarsi appena per consentire a Marta di leccargli il culo e segarlo dopo averlo insalivato e di masturbarsi mentre lo fa. A quest’ultima, infine, raccomanda, ancora, di non farlo godere senza il suo permesso.
Quasi in coro rispondono:
-“Sì, mia signora.”
Marta si inginocchia dietro al ragazzo, una mano su un fianco, l’altra sul cazzo e la lingua tra le natiche, fino a raggiungere con la punta il buco del culo del fratello.
Sono, veramente, uno spettacolo eccitante e il mio cazzo è già tornato duro. Lena si accarezza la fica, iniziando un lussurioso ditalino, mi osserva e non riesca a trattenere il desiderio. Si inginocchia e inizia anche lei a spompinarmi il cazzo, a succhiarmi le palle e a leccarmi il culo per poterci infilare le dita e iniziando a scoparmi così, mentre, a bassa voce, mi dice:
-“So bene, piccolo frocio che Adori farti scopare il culo mentre ti spompino la minchia; chissà che oggi non ti faccia una sorpresa e ti conceda di godere anche col culo, ma non con le dita porco bastardo”.
Anche i due ragazzi si sono concentrati sulle abilità da grande zoccola pompinara della loro nuova padrona. A Lena, tuttavia, sembra che tutto, nonostante la grande lussuria che si percepisce in quella stanza, abbia preso una piega troppo monotona. Ma, conoscendola, sono convinto che abbia già pronto qualcosa di scioccante (e, in realtà, lo sarà anche per me).
La mia donna si allontana e dopo un paio di minuti rientra col suo pastore belga che la segue euforico. Lo accarezza, si passa una mano sulla fica di nuovo fradicia dei suoi umori e mentre la porge al cane per leccarla informa i due giovani già eccitatissimi:
-“Adesso assisterete a una straordinaria performance mia e di Thor, e non solo; se siete contro ditelo subito oppure, da adesso, eseguirete ogni ordine che vi impartirò.
Thor non smette di leccare e, intuito da dove proviene quel miele che lui sta assaporando, inizia a leccare la mia femmina tra le cosce. La osservo e, mentre guida la sua bestia, allarga le cosce e solleva la gamba perché il suo Thor possa leccargli anche il culo.
La sento gemere ed esclamare:
-“Oddio, non potete capire cosa mi fa provare questa meravigliosa lingua!”
-“Ahaaaaaa… Sì, Sì, piccolo, lecca la tua mammina non smettere, bravo, lecca , leccami tutta”.
il mastino esegue i suoi ordini come se lo avesse fatto già altre volte e questo crea in me il sospetto che questa non sia la prima volta che si sollazza con la sua bestia. la fisso con sguardo indagatore e lei, che ha intuito i miei dubbi, mentre geme, sorride e si lecca le labbra come per confermare i miei sospetti (quello che può essere successo tra lei e il suo fedelissimo mastino sarà oggetto di un suo nuovo racconto, se siete curiosi e se non urta la vs. sensibilità).
Proprio in quel frangente la sento godere mentre raggiunge il suo primo orgasmo, urlando, tremando per il piacere parossistico che la travolge e sborrando sulla lingua del suo mastino, che a quel punto lecca come un forsennato, provocandole nuovi piccoli orgasmi ravvicinati.
Se la conosco bene, tra un po’ perderà il controllo e a quel punto sarà capace di tutto e accetterà di fare qualsiasi cosa pur di godere! Finalmente, a malincuore, riesce a staccare Thor dalla sua fica, me lo affida per qualche istante e si avvicina a Marta e Marco, intimando loro di inginocchiarsi e ripulirla della sua sborra su fica e culo. la giovane ingorda inizia a leccare e succhiare e lo stesso fa Marco, infilandole la lingua nel buco del culo. è di nuovo eccitata, ma dopo qualche minuto ordina a Marta di sedersi sul letto, appoggiarsi sui gomiti, allargando le cosce al massimo e di continuare a spompinare Marco, in piedi vicino a lei. a me chiede quindi di avvicinare thor tra le cosce della ragazza, constatando che il cane, senza alcun invito, inizia ad annusare la fica di Marta e a leccarla, lappando sempre più velocemente, colpendo con la lingua il clitoride ripetute volte, come se sapesse dove intervenire con quella lingua prodigiosa. La giovane inizia a gemere sempre più forte e dopo un paio di minuti, urla il suo orgasmo, tremando e sussultando, sborrando dalla fica e, tenendolo per il collare, invita il mastino a leccare ancora, ancora e ancora.
Lena non sta certo con le mani in mano e, mentre la sua protetta spompina Marco come una troia, lei gli infila due dita nel culo, impugnando il cazzone e segandolo; poi si abbassa tra le zampe posteriore della sua bestia, impugna il cazzo tutto fuori dal fodero e, con la punta rosso vermiglio già pronta per la monta, inizia a segarlo.
-"Vieni, piccolo, vuoi montare la tua nuova cagnetta e farla godere"?
Lo coccola, la mia femmina. Intanto ordina alla sua nuova sottomessa di mettersi a pecora e sostenersi con i gomiti sul letto.
la giovane è impaurita ma Lena la rassicura e le dice che dopo questa esperienza, non saprà più rinunciarci.
Quindi, per non gravare con il peso sulla schiena della sua “nuova cagna” la mia troia posiziona il mastino con le zampe appoggiate sul letto, poi impugna il cazzo della bestia e lo guida nella fica di Marta. Appena l'animale trova la strada, si sente la giovane che quasi urla: "ohoooooo, mio diooooo"; e quando Thor inizia a montarla con regolarità, geme sempre di più, urlando tutto il suo piacere. Lena si mette a pecora accanto al suo animale, accarezzandolo e tentando di calarne la foga e l’animale sembra assecondarla, perché inizia a coordinare bene i suoi movimenti, assicurando una penetrazione rapida, ma costante e la ragazza, ora, non si controlla più. Gode, un orgasmo dietro l'altro, urlando "Si. Si. Si. Ancora. Ancora. Cazzooooo... Ancoraaaaaa"!
Anche la mia femmina è eccitatissima e ordina a Marco:
-"Tu porco bastardo, metti la tua bella minchia nel mio culo, lo voglio dentro, tutto, duro. Rompi pure il culo alla tua padrona, te lo ordino!
Il giovane non attende oltre, impugna il cazzo e senza neanche insalivare il buco, lo punta nello sfintere e la trapana in un colpo solo.
-"Ahaaaaaaaaa... Bastardo mi spacchi, ma non ti fermare, inculati questa puttana, aprila come una cozza, ma falla godere come una lurida puttana"!
Non credo di aver assistito e partecipato a scene più arrapanti di quelle che sto vivendo; sono immagini irresistibili. Marta urla e gode, Thor pompa nella figa il suo gran cazzone, compreso il nodo alla base del suo fallo, e Marco si sta inculando a sangue la mia donna. Lei mi guarda vogliosa e io so già cosa desidera. Senza tentennare, mi insalivo la cappella e l'asta e la punto nel culo del giovane; quindi, lo penetro fino alla palle.
-"Sììììììì, ohooooo… Sìììììììììì!"
Lo sento gemere e inizio a pompare il mio cazzo nel suo culo, tenendolo per i fianchi. Dallo specchio la mia donna può vedere la scena, ma la prendo per i capelli, si gira verso di me, tira fuori la lingua e Marco prima la lecca e la succhia, poi quando le sputo loro in bocca lui raccoglie tutto dalla lingua della mia femmina. Mi unisco alle loro lappate di questi meravigliosi porci, leccandoci tutti e tre come animali. E’ tutto veramente arrapante e non nel volgere di qualche minuto, come se fossimo sincronizzati, raggiungiamo l'ennesimo orgasmo e godiamo come dei maiali, compresa Marta, ormai al terzo o quarto orgasmo. Lena si libera del cazzo di Marco, lo prende per la nuca e lo costringe a leccarmi il cazzo ancora pieno della mia sborra; poi lo bacia in bocca succhiandogli la lingua con i residui della mia sborra e, infine, mi infila la lingua in bocca, facendomi gustare quel lussurioso misto di umori.
Thor sembra appagato e ha liberato Marta dal suo pene, lasciandola disfatta col capo chino sul letto. In un momento di straordinaria perversione però, la mia femmina ordina a Marco di inginocchiarsi e leccare la fica di Marta e anche in questa circostanza lo obbliga a baciare in bocca la sorella, trasferendole la mistura di umori della sua fica. Lena non resiste e si unisce a loro, leccando e facendosi leccare da entrambi.
siamo tutti distrutti dal piacere e ci ritroviamo tutti sul grande letto, mentre la mia donna si coccola i suoi protetti, baciandoli in bocca, anche Thor li raggiunge e inizia a leccarli indiscriminatamente su tutto il corpo.
Fine.
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